La distorsione alla caviglia è tra gli episodi traumatici più frequenti, basta pensare che soltanto in Italia si registrano ogni giorno circa 5000 distorsioni. La maggior parte degli incidenti si verificano durante la pratica di attività sportive o ludiche in particolare pallavolo, basket, calcio e corsa di resistenza. Lo sport però è la causa principale non l’unica. Non di rado infatti lo stiramento dei tessuti dell’arto inferiore è provocato da cadute accidentali, urti o colpi improvvisi. Saper riconoscere questo trauma muscolo-scheletrico è importante perché consente di agire tempestivamente. In questo modo si evitano spiacevoli complicazioni e si può contare su un tempo di recupero più breve.
Come riconoscere una distorsione al piede
Prima di addentrarci nei sintomi della distorsione al piede o più comunemente storta chiariamo cos’è. Si tratta di una perdita di contatto temporanea tra le due superfici articolari che costituiscono la caviglia che può comportare lesioni ai legamenti e alla cartilagine articolare. La distorsione può avvenire in due modi: il piede può ruotare verso l’interno (eversione) o verso l’esterno (inversione). A seconda dell’entità del trauma le distorsioni si classificano poi in:
- distorsioni di primo grado: la lesione in questo caso è lieve e comporta soltanto lo stiramento dei legamenti e dei tendini ma non sono presenti lesioni;
- distorsioni di secondo grado: si verifica una lesione parziale dei legamenti;
- distorsioni di terzo grado: in questo caso vi è la lesione completa di almeno un legamento.
Sintomi di una distorsione
I sintomi più comuni della distorsione alla caviglia sono i seguenti:
- gonfiore della caviglia nella zona interessata dalla distorsione;
- dolore locale da lieve ad acuto alla palpazione, in movimento o anche da fermi quando si carica la caviglia;
- ridotta capacità di movimento;
- ecchimosi
Se avverti uno o più di questi sintomi, recati subito dal tuo medico di base per una visita. A seconda della tipologia di distorsione potrebbero inoltre essere prescritti accertamenti diagnostici come ecografia, radiografia o risonanza magnetica ed anche che una visita ortopedica.
Cosa si deve fare quando si prende una storta?
Come anticipato la prima cosa da fare è recarsi tempestivamente al pronto soccorso o dal proprio medico di base per verificare il grado della distorsione. Per ridurre fin da subito il dolore o il gonfiore si consiglia di applicare il metodo PRICE, acronimo inglese che sta per:
- protezione: ossia immobilizzare la parte interessata con una fasciatura o con un tutore;
- riposo: necessario ed utile per non stressare ulteriormente la caviglia;
- ice: applicare il ghiaccio sulla sede interessata;
- compressione: fasciare la caviglia con un bendaggio compressivo. Attenzione: non eseguire il bendaggio in autonomia seguendo magari qualche tutorial online ma affidati ad un buon fisioterapista.
- elevazione: posizionare il piede in posizione elevata. Puoi sederti o sdraiarti e poggiare il piede dolente su una superficie morbida come ad esempio un cuscino. Ciò favorisce il drenaggio dell’articolazione.
Solitamente per distorsioni lievi basta una semplice fasciatura e qualche giorno di riposo per tornare alla normalità. Per distorsioni più gravi potrebbe essere necessario l’utilizzo del tutore per circa 2-3 settimane ed un percorso fisioterapico di riabilitazione.
Distorsione alla caviglia: rimedi fisioterapici
La fisioterapia nei casi di distorsione alla caviglia è importantissima per 3 motivi: recuperare il tono muscolare, la propriocettività (controllo neuromuscolare) e la stabilità dell’articolazione. Il percorso di riabilitazione prevede in prima battuta la riduzione del dolore ed il recupero della mobilità articolare. Ciò avviene mediante trattamenti passivi che si avvalgono di moderne strumentazioni. Per la distorsione alla caviglia sono consigliate principalmente la tecarterapia, la laserterapia e l’idrokinesiterapia. Per la rieducazione propriocettiva ed il rinforzo muscolare il fisioterapista elabora un piano di esercizi mirati. Gli esercizi propriocettivi vengono svolti inizialmente in modo passivo dal paziente, è il fisioterapista a guidare il movimento del piede. In una seconda fase il paziente è chiamato a collaborare attivamente svolgendo diverse tipologie di esercizi come ad esempio mantenere l’equilibrio su piani inclinati o camminare su cuscini morbidi e deformabili (che simulano superfici irregolari) per adeguare il passo e sensibilizzare i propriocettori. Gli esercizi di rinforzo muscolare vengono invece utilizzati per potenziare i muscoli della gamba e della coscia. Si tratta di esercizi a corpo libero che il paziente svolge attivamente seguendo le indicazioni del fisioterapista.
Quanto tempo ci vuole per guarire da una distorsione alla caviglia?
La risposta è dipende. Non è possibile stabilire un tempo di recupero valido per tutti in quanto le variabili in gioco sono molteplici come ad esempio il grado della distorsione o il quadro di salute generale del paziente. In linea generale è possibile fare delle ipotesi in merito alle tempistiche:
- qualche giorno per le distorsioni di primo grado;
- da 2 settimane ad un mese per le distorsioni di secondo grado;
- da 2 a 4 mesi per le distorsioni di terzo grado
Fonte: www.fisioterapia-online.it